Il Van Abbemuseum è un museo di arte moderna e contemporanea collocato nel centro di Eindhoven, sulla riva est del fiume Dommel.
Il museo ha una superficie di 9.825 m2 e oggi ha in esposizione 1000 sculture, 700 dipinti e 1000 opere su carta, compresa una delle collezioni più grandi al mondo dell’opera di El Lissitzky. Ottimamente rappresentata l’arte moderna, sia della prima metà del XX secolo (Pablo Picasso, Georges Braque, Wassily Kandinsky, Marc Chagall, Fernand Léger e Piet Mondrian) sia del secondo dopoguerra: Joseph Beuys, Marcel Broodthaers, Anselm Kiefer, Jannis Kounellis, Rebecca Horn e Sigmar Polke.
Fondato nel 1936, il museo prende il nome dal suo fondatore, Henri van Abbe, collezionista privato che – grazie ai proventi della sua attività di produttore di sigari – donò l’intera collezione alla sua città natale. Alla costruzione originale del 1936, progettata dall’architetto A.J. Kropholler, nel 2003 si affiancò una nuova ala realizzata dall’architetto Abel Cahen che, nel suo progetto, tenne in considerazione tutto l’ambiente circostante, infatti il museo si fonde perfettamente con la vecchia sede, così come con il giardino di sculture e il vicino fiume Dommel. La sua biblioteca venne invece disegnata dal designer fiammingo Maarten van Severen.
Il Van Abbemuseum accoglie anche mostre temporanee, Delinking and Relinking (già in corso, fino al 2024) è una grande esposizione “multisensoriale”, perché permette non solo di vedere, ma anche di toccare, sentire e annusare le opere d’arte. Con oltre 120 pezzi unici che si distribuiscono su tutti e cinque i piani del museo, la mostra attraversa più di un secolo di storia dell’arte, con Hommage à Apollinaire di Marc Chagall del 1913 come opera più antica e This Means Tableau del 2019 di Laure Prouvost come opera più recente. È la prima esposizione di opere completamente multisensoriali nella storia museale dei Paesi Bassi.
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