Qual è il legame profondo che lega l’Universo al mondo dei gioielli? L’Arabesque (Largo Augusto 10 – Milano) prova a lanciare la sfida, con l’inaugurazione, mercoledì 28 novembre 2018, della mostra “L’Amalassunta” che, grazie proprio alle riflessioni sui grandi temi celesti e allo splendore dei bijoux esposti, intende farci interrogare su quanto stia succedendo al nostro Pianeta, partendo da quanto di più naturale esista: la bellezza.
La più lunga eclissi totale di Luna del XXI secolo e la grande opposizione di Marte – che lo vede protagonista di un fenomeno straordinario che appare, ai nostri occhi nudi, più grande e più vicino di sempre-, hanno infatti ispirato l’ottava annuale mostra del Bijoux de couture de L’Arabesque.
In questo anno particolarmente delicato, dove osserviamo la natura che si è manifestata in tutta la sua forza in diversi e opposti luoghi del mondo, la mostra guarda lo spazio immaginario tra noi e la Luna e ricorda il legame responsabile che l’essere umano dovrebbe sempre conservare con l’Universo.
Ha scritto Osvaldo Licini: “L’Amalassunta è la luna nostra bella, garantita d’argento per l’eternità, personificata in poche parole, amica di ogni cuore un poco stanco”.
E, allora, come l’astronauta che si avventura nell’immenso spazio celeste, sospeso tra le stelle e i tramonti, forse altri mondi, con il desiderio di osservare dall’infinito ogni profondità del mare, ci immaginiamo tra cielo e terra, tra mare e aria, per osservare ogni forma di vita. Un percorso nella natura che, in questa occasione, viene rappresentata dal Bijoux.
Il gioiello diventa così una guida, prima, per immergerci nei mari, tra i suoi abitanti fatti di coralli, strass, cristalli, faux rubini e smeraldi, e, poi, per portarci in volo tra farfalle e stelle dorate e argentate, atterrando così sulla terra tra cicale, fiori, api, frutti, tucani e palme dorate, per tornare, infine, all’essere umano e alle sue maschere.
La mostra è aperta al pubblico dal 28 novembre al 28 dicembre.
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