A MESSINA IN MOSTRA LA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE

Ha inaugurato il 22 novembre 2018 ed è visitabile fino al 26 novembre la mostra “Indovina cos’era” presso la Galleria di Arte del Riciclo, via croce Rossa 8 a Messina.
L’evento validato dalla SERR (Settimana europea per la riduzione dei rifiuti) è una retrospettiva che ripercorre dieci anni di mostre collettive sul tema della sostenibilità, ideate e curate dall’ing. Linda Schipani.

La prima tappa di questo progetto fu introdotta, il 22 novembre del 2008, dal critico Gigi Giacobbe che così scriveva: “Ormai è sotto l’occhio di tutti che la spazzatura è diventata un vero problema nella nostra società consumistica”.
Una frase, oggi, ancora più attuale di ieri; la situazione è sempre più grave, i cassonetti sono stracolmi, invadono le strade e i rifiuti aumentano giorno dopo giorno.
La “società dell’usa e getta” non funziona, ha compromesso la salute del pianeta, dei suoi abitanti e delle generazioni future. Un problema culturale che va contrastato attraverso la “cultura del non rifiuto”.

Con questo intento la mostra invita a guardare cosa c’è dietro l’opera d’arte per stimolare il visitatore  a riflettere su quello che le cose possono diventare.
“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma” (de Lavoisier), siamo noi a decidere in cosa trasformare le cose.

In questo caso, potenziali rifiuti elettrici diventano opere d’arte e lo stabilimento di costruzioni elettromeccaniche Ingg. AeM Schipani, da cui provengono, le accoglie in forma di esposizione permanente.
Un progetto creativo che lega arte, ingegneria e sostenibilità ambientale. In mostra, al centro di una grande sala, i materiali grezzi che ogni anno venivano affidati agli artisti: capofila una bobina di legno da cui prese forma “Bobine d’artista”, erano solo 12 gli artisti coinvolti nel 2008, poi una sfera d’illuminazione stradale in PVC per “Sfere d’artista” 2009, pallet per “Pedane d’artista” 2010, il tubo corrugato per “Tubi d’artista” 2011, i cilindri dielettrici per “Cilindri d’artista” 2012, un alberello metallico, usato x gli addobbi stradali natalizi, per “Alberi d’artista” 2013, armature stradali, meglio note come plafoniere, per “Armature d’artista” nel 2014, una lampadina accende “Lampadine d’artista” con ben 45 artisti nel 2015, carta dielettrica steccata per “Carte d’artista” nel 2016 e in decima posizione, schermi in vetro di lampioni stradali per “Coppe d’artista”! Attorno ai materiali, ormai reperti di archeologia industriale salvati alla discarica, più di 250 opere distribuite su più sale.

Ad inaugurare la mostra i più noti esponenti della cultura a Messina: la storica dell’arte Teresa Pugliattie i critici Luigi Giacobbe e l’omonimo Gigi Giacobbe che, puntualmente, ogni anno, scriveva il testo introduttivo di queste mostre.

Tanti gli intervenuti, tra loro molti degli artisti che oggi fanno parte di questa grande e originale collezione privata. C’era Piero Serboli, con il cui supporto Linda Schipani diede il via alla prima mostra e ancora, Aurelio Valentini, Claudio Militti, Sara Teresano, Nino Bruneo, Puccio La Fauci, Concetta De Pasquale, Cettina Di Seri, Paolo Bossa, Achille Baratta, Mamy Costa, Mimma Oteri, Ugo e Gigi Sansone, Francesca Maio, Sebastiano Curcuruto, Lillo Picciotto, Maria Scalisi, Mariella Bellantone, Pippo Crea, Riccardo DeLeo, Pippo Pittaccio, Rosa Rigano, Angelo Savasta, Demetrio Scopelliti, Alexandra Stralucica, Antonello Bonanno Conti, Giovanni Fiamingo, Nino Rigano e Amalia Cesareo. Altri vivono lontano come Lillo Messins e Togo, molti andranno nei prossimi giorni, Luigi Ghersi è atteso per Domenica.
Alcuni invece, oggi scomparsi, continuano a vivere nelle opere presenti, sono Mariella Marini, Nino Cannistraci Tricomi, Francis Misitano, Andrea Gugliandolo, la giovane Rosina Basile ed ancora la poetessa Maria Costa e il critico Lucio Barbera, le cui parole, aprono e chiudono il catalogo della mostra.

Un evento culturale ricco di opere e contenuti estetici, etici e sociali atte ad innescare nei visitatori meccanismi virtuosi di prevenzione dei rifiuti attraverso l’arte, la creatività. la consapevolezza.e il rispetto per le cose!

donnaoggi-instagram

Commenta per primo

Lascia un commento