Venerdì 12 aprile 2013 alle ore 18,30 si inaugura la mostra collettiva “15 artisti di due generazioni – anni Trenta (GAT) anni Quaranta (GAQ)” a cura di Riccardo Tartaglia. Sono in mostra 30 opere, 2 lavori per ogni artista, di diverse tecniche: pitture, sculture, e installazioni. Il critico Giorgio Di Genovapresenta gli autori con accenni all’arte del 900. E’ gratuitamente disponibile il catalogo nel quale ogni artista ha una pagina dedicata con il testo critico a cura di Giorgio Di Genova.
Giovedì 18 aprile 2013 alle ore 17,00 Giorgio di Genova presenta, nella sala conferenze del CASC-Banca d’Italia, i 10 tomi della sua opera “Storia dell’arte italiana del 900” edizione Bora. Questo è un percorso che inizia dallo straordinario incontro con l’opera monumentale che Di Genova ha dedicato all’arte del 900. Subito è nata l’esigenza di celebrare concretamente un lavoro di tale portata, e il modo migliore, ovviamente, è stato attraverso una mostra di alcuni tra gli artisti analizzati da Di Genova.
Non solo, si è reso necessario un doppio evento: l’inaugurazione della mostra e la presentazione dei tomi di Di Genova, due momenti separati, ma permeati dalle stesse emozioni che condurranno i presenti in un viaggio tra artisti forse meno noti, ma certo non meno arditi nella ricerca di un linguaggio fortemente personale.
La mostra, curata da Riccardo Tartaglia in collaborazione con il CASC-BI (il Centro Assistenza Sociale e Culturale tra i dipendenti della Banca d’Italia), viene aperta presso la sede del CASC-Banca d’Italia a Roma, in via del Mandrione, 190. Continua così il quinto degli appuntamenti che la Tartaglia Arte sta organizzando in questa location dal novembre 2012.
“Convinto che il confronto sia utile a far comprendere l’essenza dell’arte contemporanea, ho voluto riunire nella presente mostra 7 artisti nati negli anni Trenta e 8 nati negli anni Quaranta, generazioni che, nonostante l’individuale parcellizzazione espressiva, hanno diversi sostrati che le connotano…… 15 autentici artisti, scelti per la varietà e libertà linguistica, espressiva (e non di rado tecnica) col fine di dimostrare, seppur parzialmente, ovvero paradigmaticamente, quanto di valido c’è al di là dei “soliti noti”, non tutti peraltro degni della notorietà che godono.
Il breve tragitto che propongo attraversa soluzioni iconiche, aniconiche, sperimentali, metamorfiche, neofuturiste, neopop, oggettuali, con taluni connubi innovativi linguistici…
…Ancora una volta mi piace ricordare che l’arte nasce dall’arte, ma che è necessario rinnovare in continuazione il linguaggio codificato per renderlo attuale. Gli esempi qui proposti, anche se cautamente indicativi, perché troppi altri ce ne sono (dalle opere cinetiche alle performances, dai video alle installazioni, ecc.), spero diano un’idea di quanto l’arte contemporanea sia linguisticamente frantumata.
Ci saranno senza dubbio alcune opere che coinvolgeranno il singolo fruitore. Ebbene, è da quelle che è utile avviare il lungo e complicato tragitto per apprezzare la plurilinguistica produzione artistica dell’oggi” – ha detto Giorgio Di Genova.
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