Carmen al CRF-Carossia

Il mese di marzo si apre, al CRF_CAROSSIA, all’insegna del racconto del bisogno di ribellione delle donne e dell’arte, ma soprattutto della grande musica.
Un evento assolutamente speciale, in scena quattro repliche dell’opera Carmen di Bizet, nella versione di Irene Carossia con la Compagnia Stabile Carossia.
Un’occasione speciale per il pubblico poiché l’opera è in scena:
–  MERCOLEDI’ 8 MARZO alle ore 21.00 ad ingresso gratuitopoiché in collaborazione con l’Amministrazione del Comune di Lissone, essendo lo spettacolo inserito nell’ambito della Rassegna “Impronta Donna”
–  VENERDI 10 e SABATO 11 alle ore 20.30 e DOMENICA 12 alle ore 17.00 con ingresso ridotto per le donne ad Euro 8 Carmen, opera di Bizet, è un vortice di bellezza e di forza, nel quale la voce della protagonista e la musica duettano furiosamente nell’esaltazione dell’anelito alla libertà. La versione che la Compagnia stabile Carossia porta in scena, con il testo e la regia della stessa Carossia, mette in palcoscenico, accanto a Carmen, anche l’autore, Bizet, la Società, madre/matrigna che impone le sue leggi, Don Josè, vittima e carnefice e la fedele amica di Carmen.
L’autore stesso accompagna il pubblico nella comprensione della creazione di questo straordinario capolavoro nel quale è scritta la disperata ricerca della libertà, af- fidata ad una donna, Carmen, agente di reato perché donna, diversa, libera, ribelle.
Una donna che non si piega alla legge, alle imposizioni, ai compromessi, una donna che lavora e che esige di vivere secondo le proprie regole.
Lo scontro inevitabile è quello contro la rigida società, potente, portatrice di pre- giudizi e feroci vincoli, la società che vorrebbe piegare la volontà dell’autore, limitarne l’istinto creatore, la libertà espressiva.
Quella raccontata in scena è la sovrapposizione del trauma dell’artista, che lotta per dare spazio al proprio talento e delle donne che si oppongono al loro tacito e silente destino di vittime.
Carmen fu un’opera faticosa nella sua epoca, il 1875, perché diretta, potente ma anche perché per la prima volta Bizet ebbe il coraggio di mostrare al pubblico il fem- minicidio.
La versione di Carossia aggiunge, alla meraviglia della musica e della voce, la forza del corpo e della narrazione che rende il testo fruibile e comprensibile anche a coloro che non sono avvezzi all’opera lirica.
Un cast travolgente: Irene Carossia è Carmen, con la potenza della sua voce, la generosità scenica e la sua pienezza espressiva.
Danilo Duroni è un Bizet disperato e provocatore, pieno di umanità e di sofferenza.
Luisa Caglio racconta, nella sua presenza scenica e nella recitazione tagliente, tutta l’imponenza e la veemenza di una società ingiusta e crudele con i più fragili.
Stefania Venezian nel ruolo dell’amica di Carmen, porta in scena tutta la verità umana delle donne del popolo, donne che lavorano e che cercano spazi di libertà.
Maurizio Musio è un fragile Don Josè, uomo rinchiuso nella sua divisa di gen- darme, succube della seduzione di Carmen, ma strumento inconsapevole della ferocia della società.
La meraviglia della musica di Bizet è affidata alle splendide mani e alla sensibilità della grande pianista Annalisa Ferrario.
I costumi, essenziali e perfetti, di Anna Maria Mazzoni e le luci emozionanti di Lorenzo Rivolta chiudono il cerchio su questo spettacolo da non perdere.

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